È il 5 novembre 1849, e la locomotiva che giungeva da Trofarello, a 46 km di distanza, si sta apprestando a varcare le porte della stazione cittadina. È un esemplare a vapore, progettato dal leggendario Stephenson nell’officina inglese di Newcastle, e poteva toccare anche punte di 50 km/h, tra lo stupore dei passeggeri e di mezza Europa.
È per la città una prima storica: è il primo treno a varcare la nuovissima stazione di Asti, nella tratta che, una volta completati i lavori, diventerà la Torino-Genova: la prima infrastruttura su rotaia della storia italiana. Ed è proprio per ricordare i 170 anni dall’inaugurazione della linea ferroviaria su cui si è fatta l’Italia che nasce questa mostra, esposta a Palazzo Mazzetti dal 18 settembre fino al 24 ottobre 2021.
LA FERROVIA TORINO-GENOVA
La Torino-Genova, nata per collegare la capitale del regno di Sardegna al suo porto sul mar Ligure, è divenuta nell’arco di pochi decenni la spina dorsale dello sviluppo economico dell’Italia unita, costituendo poi uno degli assi di crescita e uno straordinario strumento per collegare il territorio del Nord-Ovest al resto del Paese, ma soprattutto alle ricche nazioni dell’Europa continentale.
Il racconto di questa ferrovia non è soltanto un capitolo fondamentale e affascinante della nostra storia: è anche un’occasione per riflettere sull’importanza delle infrastrutture di collegamento nell’Europa all’inizio del terzo millennio. Perché veramente lungo questi binari passato e presente si toccano per disegnare il nostro futuro.
La mostra
Il progetto espositivo è stato promosso dal Comitato sorto per celebrare il 170esimo anniversario della linea ferroviaria, costruita nel tempo record di soli sei anni tra il 1848 e il 1853, ed è solo una tappa degli appuntamenti espositivi che nel corso del triennio 2021-2023 si articoleranno lungo i 165 chilometri della tratta ferroviaria: in particolare, Torino, Asti, Alessandria, Novi Ligure e Genova.
La mostra articola il proprio racconto lungo alcune principali sezioni tematiche:
- ● Introduzione;
- ● L’attività preparatoria (1825-1845);
- ● I promotori del progetto: Camillo Cavour e Carlo Alberto;
- ● Il cantiere (1848-1853), luogo di sperimentazioni tecniche e tecnologiche;
- ● L’immagine della ferrovia attraverso la lente degli artisti;
- ● Evoluzione delle stazioni e del materiale viaggiante;
- ● La Torino-Genova e lo sviluppo del Nord-Ovest;
- ● Gli sviluppi attuali e futuri della linea.
“La ferrovia Torino – Genova, a oltre un secolo e mezzo di distanza ci interroga ancora e soprattutto ci induce a parlare del Nord – Ovest. L’Arsenale marittimo di Genova e l’Arsenale militare di Torino hanno costituito due delle più formidabili concentrazioni di sapere tecnico dell’Europa preindustriale. A metà Ottocento, l’infrastruttura ferroviaria che collega questi due punti diviene il banco di prova – non solo italiano e non solo europeo, ma mondiale – per la costruzione di gallerie ferroviarie e per nuovi macchinari complessi e innovativi, come le perforatrici ad aria compressa. Soprattutto, la ferrovia diventa la sede di un intreccio virtuoso di coordinamento pubblico e di iniziativa privata. Ma allora come non spostare il pensiero ai giorni nostri e riflettere sull’attualità di questo collegamento in un contesto di respiro europeo?”
Roberto Livraghi, curatore